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Canederli alla barbabietola rossa e puzzone di Moena per l’mtchallenge n°44

Posted on 16 Gennaio 20155 Marzo 2020

Nuovo anno, nuovo mese e nuova sfida per l’mtchallenge..

Siamo alla sfida numero 44 e anche se per me è solo la seconda, vivo questa gara con entusiasmo e passione.
Questo mese la ricetta proposta, i canederli, mi ha fatta subito volare in trentino.. E mi ha fatta sorridere, ripensando a una vacanza in particolare, quella in val di Fiemme e val di Fassa dove ho amato ogni passeggiata, ogni lago, ogni montagna e ogni paesaggio.. 
Sì, quelle magnifiche passeggiate, su su verso la vetta, per ammirare paesaggi stupendi e poi scoprire di soffrire di un misto di vertigine e agorafobia e restare aggrappata al parapetto del rifugio piz boé, in cima al Sas Pordoi, dicendo “nono, io di qui non ci scendo, dormo qui, fatemi venire a prendere dall’elicottero!!”
Questa scena la ricordiamo tutti come una delle più comiche che io sia riuscita a realizzare, ma assieme a tanti ricordi abbiamo portato a casa con noi tantissimi piatti, sapori e gusti tipici di quei luoghi.
E il canederlo è uno di quei piatti.. 
Senza l’mtc però non mi sarei forse mai messa alla prova nella realizzazione di questo primo, limitandomi semplicemente a comprare queste deliziose palline di pane in un mercato di prodotti tipici regionali che si svolge mensilmente qui a Genova.. 
Ed invece eccoci qui.. Abbiamo scelto di proporre una grande classico, i canederli di barbabietola rossa, arricchendoli con un formaggio tipico di quei luoghi, il puzzone di Moena e accompagnando il tutto da una salsa leggera che ha come base lo stesso formaggio.
Ingredienti (per 12 canederli):
200 gr di pane raffermo ridotto a cubetti (per me un misto di pane fatto in casa con pasta madre e pane comune a pasta soda)
200 gr latte intero
2 uova
200 gr di barbabietola rossa cotta al vapore e frullata.
80 gr parmigiano
100 gr formaggio puzzone di Moena ridotto a cubettini
Pane grattugiato q.b. 
1 cucchiaio colmo di farina
Noce moscata e pepe nero
Per cuocere i canederli:
Brodo di carne mista (manzo e gallina)

Per la salsa:
200 gr puzzone di Moena
250 ml panna
200 ml latte 
Pepe e sale q.b.

Esecuzione:
In una grossa ciotola mettere il pane ridotto a cubetti; a parte mescolare il latte e le uova e versarle sul composto, lasciando riposare il tutto per circa 2 ore rimescolando ogni 20 minuti circa.
Trascorso questo tempo aggiungere la barbabietola frullata, il parmigiano, il puzzone di Moena e aggiustare il tutto con il pane grattugiato e terminare con un cucchiaio di farina.
Un’attenzione particolare alle consistenze, Monica fortunatamente ha spiegato alla perfezione come il composto dovesse essere al tatto: cosistente, ma non troppo duro e allo stesso tempo non troppo liquido poiché in cottura si sfalderebbe il tutto.
Aggiustare di sale, pepe e noce moscata e formare i canederli: l’impasto sporca le mani, ma non si appiccica.

Preparare la salsa scaldando la panna e il latte e lasciandovi sciogliere il formaggio completamente.
Aggiustare di sale e pepe e tenere in caldo.

Nel frattempo portare il brodo ad ebollizione – questa per me é stata una scoperta, non sapevo che i canederli andassero cotti così – e tuffarvici i canederli, lasciarli cuocere per 5 minuti e scolarli, condendoli con la salsa. Non abbondare nel condimento, esso accompagna, richiamando il sentore del formaggio che è all’interno del canederlo, senza però coprire il gusto della barbabietola.

Qui c’è chi se ne è fatti fuori 4..! 

Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 44



32 thoughts on “Canederli alla barbabietola rossa e puzzone di Moena per l’mtchallenge n°44”

  1. Unknown ha detto:
    16 Gennaio 2015 alle 8:50

    E' bello leggere i ricordi belli i chi scrive, e soprattutto sapere di averli fatti riaffiorare grazie ad una propria ricetta.
    I canderli alle rape sono un di quei classici che appena posso faccio e rifaccio, perché nel loro essere semplici hanno un qualcosa di meravigliosamente unico.
    Mi piace l'idea e soprattutto mi intriga quella salsa di accompagnamento, lenta, che avvolge il canederlo senza sopraffarlo

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      16 Gennaio 2015 alle 19:52

      Cara Monica, sono contenta che la ricetta ti sia piaciuta, mi sono lasciata ispirare dai ricordi di quei luoghi, ricercando i sapori che li avevo trovato!
      Grazie per la bella idea che hai avuto, forse senza questa spinta mai mi sarei buttata in questa preparazione che, devo ammetterlo, al momento della bollitura mi ha messo un po' di ansia! 😉 però che soddisfazione gustare questo piatto!! ;D
      Un abbraccio!

      Rispondi
  2. zia Consu ha detto:
    16 Gennaio 2015 alle 20:01

    Che ricetta meravigliosa x concludere la settimana e dare il benvenuto al tanto atteso we ^_^ Non ho mai mangiato i canerdeli e sarei proprio curiosa di assaggiare i vostri ^_^
    Buona serata e a presto <3

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      17 Gennaio 2015 alle 7:41

      Tesoro, devi assolutamente provarli! Te li spedisco?! 🙂
      Un abbraccio!

      Rispondi
  3. alessandra ha detto:
    16 Gennaio 2015 alle 21:16

    .. e chi glielo dice, alla Monica, che noi Genovesi andiamo in Trentino, in montagna, e non a Cortina? 🙂
    i fighetti vanno a Curma 😉 gli altri sulle Dolomiti. e se dici canederlo, qui a Zena l'associazione è con l'altro versante, quello del Puzzone di Moena, per intenderci. E quindi, non poteva che piacermi, questa tua ricetta, la prima con la salsa e non con il brodo, che ha questo ingrediente come trait d'union e la rapa rossa come ulteriore aggancio alla tradizione e al territorio. Il piatto è di quelli "ricchi", che soddisfano gli occhi e il palato e l'esecuzione è praticamente perfetta. Che altro dire, se non un bel "brava"?

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      17 Gennaio 2015 alle 7:40

      Cara Alessandra, quanta ragione nelle tue parole! 😉 Con questa ricetta sono tornati alla mente ricordi di vacanze passate, risate e episodi da non dimenticare.. ^_^
      Contenta che ti sia piaciuta, grazie mille! 😀

      Rispondi
  4. Antonella ha detto:
    17 Gennaio 2015 alle 10:50

    Anche tu un piatto dei ricordi…brava!!!

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      17 Gennaio 2015 alle 12:40

      Eh si.. I piatti che nascono dai ricordi sono sempre speciali..
      Grazie di essere passata a trovarci cara!
      Un abbraccio!

      Rispondi
  5. Giulia ha detto:
    17 Gennaio 2015 alle 17:15

    Belli, belli, belli! E quella salsa avvolgente è un vero invito a nozze…

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      17 Gennaio 2015 alle 20:09

      Ma grazie carissima!
      Sono contenta ti piacciano! ^_^

      Rispondi
  6. Q.b - Quanto Basta ha detto:
    18 Gennaio 2015 alle 7:56

    Quante emozioni e quanti ricordi può far riaffiorare il cibo.. È incredibile il potere che ha.. Adoro i canederli.. E confesso che anche io non li ho mai fatti.. Sono nella to do list.. Prima o poi.. Complimenti! Buona domenica..

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      18 Gennaio 2015 alle 12:58

      Concordo, un sapore o un piatto fanno tornare alla mente sapori e ricordi perduti.. Ed è bellissima questa magia!
      Prova li, sono davvero buoni e, nonostante la paura sulla consistenza, nemmeno cosi difficili!
      Un abbraccio!

      Rispondi
  7. Unknown ha detto:
    20 Gennaio 2015 alle 10:24

    Tesoruccia non mi deludi mai! Questi canederli devono essere speciali, brava! e che bel colore conferisce la barbabietola rossa! Complimenti davvero! A.

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      20 Gennaio 2015 alle 18:39

      Tenerina! La barbabietola oltre a colorare dona un ottimo questo a questi canederli..
      Contenta che ti piacciano!
      Grazie ^_^

      Rispondi
  8. Unknown ha detto:
    20 Gennaio 2015 alle 16:32

    Bella questa versione di canederli! Il puzzone poi conferisce sicuramente un profumo unico!

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      20 Gennaio 2015 alle 18:40

      Si il puzzone con la barbabietola ci sta a meraviglia!
      Grazie mille, sono felice che questa versione di canederli ti piaccia!

      Rispondi
  9. speedy70 ha detto:
    20 Gennaio 2015 alle 22:29

    Strepitosi questi canederli… prendo nota, bravissima e grazie!!!!

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      21 Gennaio 2015 alle 8:15

      Grazie a te di essere passata!
      Un abbraccio

      Rispondi
  10. Mila ha detto:
    21 Gennaio 2015 alle 9:43

    Avete trasmesso con questa ricetta ancora più calore!!!
    Complimenti

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      21 Gennaio 2015 alle 12:55

      Grazie carissima!!!
      ^_^

      Rispondi
  11. TataNora ha detto:
    21 Gennaio 2015 alle 12:28

    Ecco un'affinità: le Dolomiti e le vacanze in val di Fiemme e val di Fassa.
    E pure il gusto per i formaggi saporiti come il puzzone di Moena (che fa tanto ridere mio figlio per il nome!).
    Brava, ben fatti!
    Nora

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      21 Gennaio 2015 alle 12:56

      Ehehehe.. Anche a me faceva ridere quando ero più piccina.. Però, che buono!!!
      Grazie mille cara!
      Un abbraccio

      Rispondi
  12. Ale ha detto:
    22 Gennaio 2015 alle 11:08

    Ma che coincidenza…non immaginavo che qualcuno avesse già fatto i canederli alle rape rosse per l'mtc di questo mese.Io li adoro….e mi spiace se sembra che ti abbia copiato l'idea ma onestamente non li avevo proprio visti!ciò significa solo una cosa:che abbiamo gli stessi gusti! 🙂 a presto

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      22 Gennaio 2015 alle 13:11

      Assolutamente.. Vuol dire unicamente che siamo due ottime buongustaie entrambe!! Anzi, mi fa piacerissimo che qualcuno abbia avuto l'idea simile alla mia.. Vuol dire che era buona! 😉
      Un abbraccio!

      Rispondi
  13. Afrodita's Kitchen ha detto:
    22 Gennaio 2015 alle 13:36

    Anche io ho passato spesso le mie vacanze a moena, e pure io, per non prendere una funivia molto ripida sono voluta scendere a piedi per un sentiero molto difficile!!! Belli i colori del tuo piatto e anche i sapori sono quelli che confortano!!! E poi sai che avevo pensato anche io alle rape rosse??? Quante coincidenze!!!!

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      22 Gennaio 2015 alle 17:50

      Ahahah, grande!! Quante cose in comune 😉
      Sono contenta di aver incontrato i tuoi gusti.. Si, sono proprio un cibo "coccola" con quella fondutina.. 😛
      Un abbraccio!

      Rispondi
  14. Saparunda ha detto:
    25 Gennaio 2015 alle 19:08

    Avevo pensato alla rapa rossa anche io, sai? Ma ha la pecca di non piacere a mio marito… quindi ho abbandonato l'idea. Ma solo per il momento, perché quasi quasi la prossima volta che mi si ripresenterà abbastanza pane raffermo provo a farli ed anche con il puzzone!!!
    Grazie!!

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      26 Gennaio 2015 alle 11:51

      Sono buonissimi..!! Anche a me la barbabietola in purezza non fa impazzire, ma all'interno del canederli si amalgama agli altri ingredienti, sposandosi con loro senza prevaricarli.. Provali, non ti deluderanno!
      Grazie a te cara di essere passata!

      Rispondi
  15. Kika ha detto:
    26 Gennaio 2015 alle 11:23

    Ma che profumo con il puzzone di Moena, saggiamente addolcito dalla barbabietola.
    Ti immagino aggrappata alla parete del rifugio per giorni, in attesa che qualcuno ti porti dei canederli per sopravvivere o che per magia appaia un tratto di strada pianeggiante per poter far passare le vertigini nella pancia. Oddio l'altezza mi fa un effetto terribile e ti capisco 😀

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      26 Gennaio 2015 alle 11:53

      Ahahah… Mi hai fatta morire dal ridere.. In effetti era quello che speravo anche io!!
      I canederli però mi avrebbero dato la forza per scendere come uno stambecco da quella stradina rocciosa!! 😉
      Un abbraccio!

      Rispondi
  16. Peccatididolcezze essenza del gusto ha detto:
    26 Gennaio 2015 alle 20:44

    leggere in un post tutti i ricordi che legano ad una persona rendono ancor più
    interessante il piatto
    bellissimi

    Rispondi
    1. bianca ha detto:
      26 Gennaio 2015 alle 20:54

      I piatti se sono legati a un ricordo vengono più buoni! 😉
      Grazie mille!

      Rispondi

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