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Meditaggiasca: cultura e tradizione dietro a una bottiglia.

Posted on 22 Giugno 20175 Marzo 2020
Ulivo: Ulivo o olivo, è una pianta da frutto. I suoi frutti fin dall’antichità erano utilizzati per produrre un ricco e sublime estratto. Dalla nascita di un ulivo, esso iniziare a produrre frutti dal 3°-4° anno di età. Il fiore è ermafrodito e raggruppato in 10 o 15 infiorescenze a grappolo.

Unico: anche se è passato circa un mese, ricordo benissimo la giornata che ci ha visto ospiti e protagoniste a Meditaggiasca.
Promotori di questa manifestazione sono l’Associazione Oro di Taggia, l’Associazione produttori Moscatello di Taggia e Witaly, azienda organizzatrice di eventi enogastronomici nel territorio nazionale.
Il nostro intervento è stato organizzato dalla esuberante e coinvolgente Silvia e, essendo io molto vicina al luogo dell’evento, la cittadina di Taggia, non potevo che partecipare.
 Bellissimi stand di produttori locali erano pronti ad accoglierci e a illustrarci le caratteristiche dell’Olio prodotto in queste terre e dei prodotto tipico, l’oliva, nelle sue molteplici forme.
Ho ascoltato con piacere Silvia, illustrarci le curiosità di questo ingrediente fondamentale delle nostre origini e raccontarci proverbi ed aneddoti relativi all’olio; sono rimasta incantata ad ascoltare Sabrina, narrarci storie relativi all’olivo risalenti a moltissimi anni fa.
Ed è stato magnifico conoscere oltre alle MTCine già citate Alessandra M., Alessandra G., Fausta e Antonella.


Vecchi fusti di olio: Qui veniva conservato l’olio. Spesso i fusti erano realizzati in latta. Alternativa alla conservazione? Le classiche bottiglie in vetro scuro.
La luce è il peggior nemico dell’olio, esso infatti è un prodotto vivo e la luce ne altera le proprietà e caratteristiche.

Valore: L’olio è molto costoso, prezzo rappresentativo del lavoro e della qualità della materia prima da cui è ricavato. Nel dopoguerra per le famiglie povere acquistare una bottiglia di olio voleva dire affrontare pesanti sacrifici. L’olio era oro da usare con parsimonia. Da qui la credenza che versare o rompere una bottiglia di olio porti sfortuna.



Wow: sono rimasta a bocca aperta davanti agli show cooking degli chef, che ci hanno deliziato con le loro preparazioni.
Tanta tecnica, conoscenza delle materie prime e di preparazioni tutte particolari.
Il mio preferito? Tutti, uno più goloso dell’altro.

Xylella: La malattia dell’olivo. E’ in grado di produrre sulla pianta infetta gravi alterazioni. Nel caso specifico dell’olivo, essa provoca la sua disseccazione rapida.
Una vera piaga e un grave problema per i produttori e gli agricoltori!

Xerofita: l’olivo è una pianta xerofita (dal greco “ξηρος“, secco e “φυτον”, pianta). Caratteristica fondamentale di questi vegetali è la capacità di vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido o desertico, definiti genericamente ambienti xerici.

Yeah: Letteralmente significa si, e noi lo intendiamo come approvazione al nostro olio.
L’olio italiano è ottimo e va valorizzato.
Può essere utilizzato in moltissime preparazioni ed è ottimo sia come ingrediente per soffritti e preparazioni “cotte” che crudo, conservando tutte le sue proprietà!
Una ricetta veloce e semplice?
Polpo con patate e olive taggiasche:
Ingredienti:
800 gr polpi puliti (privati di occhi e becco)
100 gr olive taggiasche denocciolate
500gr patate novelle
una cipolla 
un ciuffo di prezzemolo
aglio e prezzemolo tritati
Esecuzione:
Bollire il polpo in un brodo realizzato con acqua salata in cui avremo messo una cipolla e prezzemolo.
Tuffarvi il polpo e cuocere per circa 40 minuti(se di piccola taglia) fino a più di un’ora(1 ora e 20) se di grande dimensione.
Per rendere la polpa meno gommosa, caratteristiche del tessuto di questo animale, si può congelare per almeno 24 ore.
Scolare il polpo e nella stessa acqua bollire le patate già pulite e tagliate a cubetti, ci vorranno in questo modo pochi minuti.
Tagliare il polpo a pezzi e metterlo in una boule.
Aggiungervi le patate e le olive.
Condire con un trito di aglio e prezzemolo, aggiungendo olio e sale a piacimento.





Zac: la potatura dell’olivo. Essa è piuttosto delicata e necessita di particolare attenzione.
L’olivo va “addomesticato”.
 L’olivo è basitono: i rami presenti nella parte più vicina al fusto tendono a crescere e a svilupparsi maggiormente rispetto a quelli che invece sono situati nella parte più lontana. Un olivo lasciato crescere in modo naturale, assumerà con il tempo un portamento globo-cespuglioso, ossia la vegetazione e la fruttificazione avverranno sempre di più verso la parte esterna della chioma, mentre all’interno si registrerà una progressiva perdita di foglie.

Attraverso la potatura dell’olivo ci si prefiggono molti obiettivi ovvero:rinnovare i rami produttivi,migliorando la penetrazione di luce e aria ed eliminando i rami secchi e quelli danneggiati e rendendola più resistente ai parassiti; si cerca inoltre di contenere la crescita della pianta mantenendo più o meno costante la produttività e prevenendo l’invecchiamento, mantenendo i rami fruttiferi a scapito di quelli ormai vecchi.
Tutte le foto di Meditaggiasca sono realizzate dalla mitica Fausta, del blog Caffè col cioccolato.





2 thoughts on “Meditaggiasca: cultura e tradizione dietro a una bottiglia.”

  1. CucinoIo ha detto:
    22 Giugno 2017 alle 12:54

    giornate interessanti e piacevoli che dureranno a lungo nel ricordo del bel osto, del cibo buono e della piacevole compagnia

    Rispondi
  2. fausta lavagna ha detto:
    23 Giugno 2017 alle 7:47

    che bello questo polpo!!! Già mi fa venire appetito… Contenta di averti conosciuto, ti mando telegraficamente un bacione :* Ciao!

    Rispondi

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