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Tritabiscotti

MTC-S-COOL: Lezione n°1, il cestino del pane

Posted on 20 Settembre 20185 Marzo 2020

Ci sono finita, catapultata, in questa fantastica scuola che è l’MTC! 


Una classe, pochi studenti, scelti accuratamente e tante lezioni di cucina su cui apprendere le basi, oltre alle tecniche più complesse.

Io mi sono seduta titubante, ho guardato le mie compagne, una più brava dell’altra, con la consapevolezza di aver tanto da imparare e di sentirmi fortunata.
Fortunata ad avere l’opportunità di imparare ancora, di mettermi in gioco.
Qualcuno dice che non si finisce mai, e io ne sono profondamente convinta.

Quando si inizia, si parte costruendo solide basi, partendo dalle fondamenta.
Ecco quindi perchè la prima lezione verte sul pane e suoi derivati.
Panini, grissini, crackers e focaccia.

Il compito? Creare il nostro cestino, pensato in abbinamento a un menù.
E dato che la mia mente è ormai proiettata verso l’inverno e i mercatini di Natale, mi ritrovo immediatamente a pensare a un menù trentino.
Un menù ricco, carico di calorie.

Menù:
Antipasto: carne salada con roesti di patate allo speck
Primo piatto: tris di canederli: barbabietola, formaggio e spinaci conditi con burro e salvia
Secondo piatto: stinco con crauti
Dolce: gelato alla vaniglia con lamponi e strauben

Ecco quindi il mio cestino, preparato seguendo le dispense fornite dalla maestre di questo mese.

Biove alla barbabietola:
Ingredienti:
500 g di farina 0
1 barbabietola frullata 
50 ml di acqua (eventualmente potete aggiungerla in base alla consistenza)
20 g di olio extravergine di oliva
 20 g di lievito di birra (anche 10 o 5) 
10 g di malto 
8 g di sale fino (un cucchiaino da tè colmo) 
Attrezzatura: 
Setaccio 
Spianatoia di legno 
1 raschia a trapezio 
2 canovacci puliti 
2 supporti per aiutare lo sviluppo dell’impasto verso l’alto al momento della lievitazione (vedere
procedimento – vanno bene anche 2 pacchi di zucchero o farina) 

Esecuzione:
Setacciate la farina e formate una fontana sulla spianatoia; fate una fossetta su un lato e mettetevi
il sale. Sbriciolate il lievito di birra nel centro.
Versate l’acqua con delicatezza per non farla tracimare.
Raccogliete un poco di farina dall’interno dell’anello della fontana e cominciate a impastare,
aggiungendo via via altra farina; unite il sale, lo strutto e il malto, continuando a incorporare altra
farina fino a quando non avrete ottenuto una pastella abbastanza consistente, 
quindi coprite tutto con la farina della fontana.
Aiutandovi con la raschia sollevate parte della pastella e premetela sulla cima della montagnetta;
proseguite in questo modo lungo tutto il perimetro della fontana, in modo da fare assorbire l’acqua
dalla farina.
Cominciate a impastare con le mani e valutate se è il caso di aggiungere un altro poco di acqua:
dovrete ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Lavorate e battete la pasta con forza
sul piano di lavoro per 8-10 minuti, infine formate una palla con l’impasto, copritela a campana con
una ciotola e fate riposare per 20 minuti
Trascorso questo tempo dividete l’impasto in due, stendeteli grossomodo in un rettangolo,
arrotolate strettamente ogni rettangolo dal lato lungo ottenendo due salsicciotti lungi circa 35 cm e
stretti.
formate due filoni stretti e stendeteli in rettangoli molto lunghi (1,5-2 metri) e sottili (3-4 mm di
spessore), larghi 6 o 7 cm. A mano a mano che stendete l’impasto, arrotolatelo come se fosse una
garza, senza cioè che le punte sporgano: otterrete due grossi rotoli.
Infarinate abbondantemente un canovaccio pulitissimo. Appoggiate sul piano di lavoro uno dei due
supporti – può essere un pacco di zucchero o di farina. Copritelo con un lembo del canovaccio
infarinato, che stenderete sul piano di lavoro dal lato lungo. Adagiate sul canovaccio un rotolo di
impasto, tenendo la falda sotto e appoggiando la chiocciola contro il lato dove c’è il supporto.
Sollevate un lembo di tessuto dall’altra parte della chiocciola creando un divisorio. Appoggiate la
chiocciola del secondo rotolo di pasta contro il divisorio di tessuto infarinato, sollevate il canovaccio
all’altezza della seconda chiocciola e appoggiateci contro il secondo supporto. Questa disposizione
consentirà di dare all’impasto una spinta anche in verticale, in fase di lievitazione.
Coprite gli impasti con l’altro canovaccio e fate lievitare, al riparo da correnti d’aria, per 30-40
minuti.
Preriscaldate il forno a 200 °C in modalità statica.
Prendete delicatamente i rotoli di impasto e tagliateli a metà per il lungo (la chiocciola dovrà
risultare divisa a metà) aiutandovi con la raschia o con un coltello a lama liscia. 
Sistemate i pani su una teglia con il taglio rivolto verso l’alto e incidetelo ulteriormente con una
lametta per 1 cm di profondità. 
Infornate il pane e fatelo cuocere per 25-30 minuti.
Estraetelo dal forno e bussate con le nocche sul fondo: se suona vuoto è cotto, altrimenti
rimettetelo in forno, abbassate la temperatura di 10 °C e rimettetelo in forno fino a cottura
ultimata.
Fatelo raffreddare su una gratella prima di servirlo.  


Focaccia con la salvia:
Ingredienti:
600 g di farina 0 
340 g di acqua 
8 g di malto d’orzo 
48 g olio extravergine 
due pugni abbondanti di salvia fresca tritata (circa 5 rami folti)
6 g lievito di birra fresco 

Esecuzione:
In un ciotola mettete l’acqua, il malto e il lievito e sciogliete bene, poi aggiungete l’olio d’oliva ed amalgamate con una
frusta. Aggiungete la metà abbondante della farina e amalgamate ai liquidi velocemente con una forchetta.
Aggiungete il sale ed incorporate.
Versate la restante farina e la salvia tritata e, aiutandovi con una spatola, con cui fate dei tagli, idratate incorporando gli ingredienti
.
Appena la farina sarà incorporata (serviranno pochi minuti, rovesciate l’impasto su un piano non infarinato.
Massaggiate l’impasto facendo pressione con il polso della mano, basta in tre punti in orizzontale, poi rovesciate
l’impasto chiudendolo su se stesso aiutandovi con la spatola. 

Fate questo passaggio altre due volte. Dopo la terza volta vi accorgerete che l’impasto inizia ad avere un po’ di
elasticità (premendo con un polpastrello non rimarrà la fossetta ma l’impasto tende a rialzarsi) vi dovete fermare.
Adesso date all’impasto una forma leggermente ovale e con la mano iniziate ad arrotolarlo dall’alto in basso dando
una leggera pressione. Ruotate l’impasto appiattitelo leggermente, quel tanto da renderlo un po’ ovale e ripiegatelo
su se stesso fino a chiuderlo bene. Chiudete sotto anche i lati del rotolo con i palmi delle mani, creando un impasto a
palla. 

Trasferite l’impasto in una ciotola leggermente infarinata e coprite con pellicola e mettete a lievitare per un’ora.
Dopo un’ora rovesciate l’impasto lievitato sul piano di lavoro leggermente infarinato.
Con delicatezza con i polpastrelli picchiettate tutto l’impasto, si formeranno tante fossette. Arrotolate l’impasto su se
stesso partendo dall’alto e chiudendolo senza stringere. Trasferite l’impasto nella ciotola, con la chiusura in basso e
fatelo lievitare coperto per un’ora.

Ripetete questa ossigenazione della pasta per altre due volte a distanza di un’ora.
Prima della terza ossigenazione dividete l’impasto per le teglie che userete. Per una teglia 30×40 bastano 650 g, con
questo impasto potete preparare anche una teglia più piccola da 25×30.

Trascorsa un’ora dalla terza ossigenazione l’impasto è pronto per essere messo nella teglia. Ungete bene con olio le
teglie che vi serviranno.
Rovesciate con attenzione l’impasto nella teglia. Con i polpastrelli picchiettate tutto l’impasto, partendo dal centro
verso i quattro angoli della teglia, premendo solamente senza allargare. La pasta un po’ alla volta si allargherà.
Quando si sarà già abbastanza allargata è il momento di girarla. Con attenzione appoggiare un lembo dell’impasto
sull’avambraccio e alzandolo con l’impasto ruotate la pasta. Riprendete a picchiettare la pasta, se vi sembra che non si
allarghi non tiratela e lasciatela riposare 10 minuti poi riuscirete a stenderla bene. 

Coprire e fatela riposare per 30 minuti.
Dopo 30 minuti farcitela come desiderate, qui alcune idee. 

Irrorate la focaccia con un emulsione di 3 cucchiai d’olio e 3
cucchiai d’acqua con un po’ di sale. Coprite e mettete a lievitare per un’ora
Cuocete in forno a 250 °C per 13 minuti circa
Appena cotta spostatela dalla teglia e mettetela su una griglia 



Panini da hamburger ai semi e frutta secca:
Ingredienti:
100 g di farina manitoba 
220 g di segale 
200 ml di latte tiepido 
12 g di lievito di birra 
25 g di burro 
100 g di semi e frutta secca misti (semi di lino, semi di zucca, noci, mandorle, uvetta
1 uovo per l’impasto e 1 per spennellare 
1 cucchiaino di sale 
1 cucchiaio di semi di sesamo 


Esecuzione:
Impastate tutti gli ingredienti fino a formare un composto morbido
che dovrà lievitare per almeno un’ora (meglio due). 

Trascorso
questo tempo sgonfiate la pasta lievitata e impastate di nuovo. 

Formate delle palline di circa 100 l’una (dipende dalla grandezza
che si vuole), e mettetele in una teglia ricoperta di carta da
forno. 

Spennellate la superficie con un uovo sbattuto e aggiungete
i semi di sesamo. Lasciate lievitare per un’altra ora, poi mettete
in forno a 200 °C per circa 18-20 minuti, aggiungendo nel forno un
pentolino d’acqua. 






Crackers ai semi di finocchio:
Ingredienti:
500 g di farina 0 
230 ml di acqua 
60 g di olio extra vergine d’oliva 
15 g di sale 
30 g di semi di finocchio
5/10 g di lievito di birra


Esecuzione:

Setacciare la farina su un piano da lavoro, fare la fontana , aggiungere l’acqua in cui si è
sciolto il lievito di birra, l’olio e su un lato, sopra la farina, il sale. 

Impastare fino ad ottenere una massa morbida, che si stacchi facilmente dalle mani. 
Trasferire in una ciotola, coprire e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Ribaltare l’impasto sul piano da lavoro, appiattirlo e poi stenderlo fino ad ottenere una
sfoglia molto sottile.
E’ possibile anche staccare un pezzo alla volta di 100 g circa e stenderlo con la macchina
per la pasta. 

Formare i crackers con una rotella dentellata o con un coppapasta e bucherellare la
superficie con i rebbi di una forchetta. 

Trasferire nella teglia rivestita di carta da
forno.Fare un’emulsione con 50 g di olio e 50 ml di acqua e spennellare i crackers;
spolverizzare con fiocchi di sale o sale grosso. 

Infornare a 200° e cuocere per 10 minuti,
fino ad ottenere una doratura uniforme.
Togliere dalla teglia e lasciar raffreddare completamente. Riporre in un contenitore a
chiusura ermetica.



Ecco il risultato finale:

Con queste ricette partecipo alla prima lezione di MTC-S-COOL 


11 thoughts on “MTC-S-COOL: Lezione n°1, il cestino del pane”

  1. Elena ha detto:
    20 Settembre 2018 alle 11:59

    Menù trentino, buonoooooo … il cestino: favoloso anche per i colori ..i panini da copiare assolutamente

    Rispondi
  2. EatParadeBlog ha detto:
    20 Settembre 2018 alle 12:26

    Dopo aver letto il menu opterei per una fusione nord-sud, se po' ffà? E i crackers al finocchio sono molto "di casa mia". Bello!

    Rispondi
  3. Lara ha detto:
    20 Settembre 2018 alle 12:46

    tutto buono, dal menù al pane…. assaggerei

    Rispondi
  4. Gaia ha detto:
    21 Settembre 2018 alle 19:47

    E' stato divertente e pieno di soddisfazione partecipare a questa classe. E i risultati sono incredibili!

    Rispondi
  5. Cristina Galliti ha detto:
    21 Settembre 2018 alle 21:31

    Ma che bello! E Chissà che profumi sprigiana quel cestino. Complimenti!!

    Rispondi
  6. Tartetatina.it ha detto:
    22 Settembre 2018 alle 22:34

    Mi ritrovo pienamente nello stato d'animo che hai descritto . Tu comunque sei brava e meriti pienamente il tuo posto. Questo cestino ne è la dimostrazione .

    Rispondi
  7. Architettando in cucina ha detto:
    25 Settembre 2018 alle 13:12

    Un cestino bellissimo!

    Rispondi
  8. Manu ha detto:
    28 Settembre 2018 alle 12:14

    Bello il cestino e il menù che è proprio nostro tipico, forse uno dei pani l'avrei lasciato un po' meno aromatizzato ma quello è un gusto personale. Bella la focaccia con la salvia che immagino molto particolare
    grazie

    Rispondi
  9. Annarita Rossi ha detto:
    28 Settembre 2018 alle 19:20

    Darti fiducia ha ripagato alla grande, guarda che lavoro che hai fatto. I panini da hamburger, non so ma da te me li aspettavo. Ben fatti e davvero carichi e quel pane? bello prima che buono.

    Rispondi
  10. Antonietta Golino ha detto:
    30 Settembre 2018 alle 16:52

    Crakers decisamente ben lievitati e ben cotti, anche se potevi andare un pochino oltre a stenderli

    Rispondi
  11. ๓คקเ ha detto:
    30 Settembre 2018 alle 17:17

    Tantissimi sapori in questo menù, e tantissimi sapori nei pani che compongono il tuo cestino. Come ho scritto anche in qualche altro commento, il pane ha la funzione di accompagnare il menù senza entrare in competizione con esso. Qui purtroppo ogni pane ha un aroma, il palato non riposa neanche un attimo, ma al contrario entra in confusione.
    Discrete le biove.
    Forza e coraggio, l'anno scolastico è appena cominciato e hai sicuramente molto da esprimere! 🙂

    Rispondi

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